sabato 13 novembre 2010

ECO-FRIENDLY




In questi giorni, col passaggio di diverse regioni al digitale terrestre, il tema del “cosa fare delle vecchie tv” è quantomai d’attualità. Se proprio volete liberarvi del vecchio televisore, potete portarlo a un mercatino dell’usato o regalarlo; se davvero è ormai inutilizzabile è fondamentale smaltirlo correttamente secondo la normativa RAEE, perché come tutti i prodotti elettronici anche i televisori comprendono al proprio interno una serie di materiali molto inquinanti se dispersi nell’ambiente. Oppure una volta smaltite le componenti elettroniche potete tenere il guscio del vecchio televisore per trasformarlo in qualcos’altro.
Unplggd dedica diversi post a come trasformare la vecchia tv in un acquario -anche se dubito che i pesci che si troveranno ad abitarla nel saranno particolarmente entusiasti – oppure uno scaffale per i libri o una poltrona dall’aspetto decisamente vintage. La poltrona da vera star da salotto televisivo deriva in origine da un libro di architettura e design del 1986, Freestyle di Tim Street-Porter, tuttora reperibile tramite Amazon.
   

                                                                                                                              Fonte:  Ri-creazione.info

RD4 CHAIR ---> poltrona in plastica riciclata.




In tema di recycling e arredamento eco-friendly  è interessante RD4 Chair, una poltrona realizzata a mano in plastica riciclata. Il progetto è del duo di designers inglesi Richard G. Liddle e Sarah Blood di COHDA design e consiste in una comoda poltrona in plastica colorata che per la sua flessibilità si rivela molto confortevole per chi la utilizza.

                                                                                                                                


                                                                                                                                  Fonte: DesignerBlog.it

venerdì 12 novembre 2010

GERRIT THOMAS RIETVELD..Architetto&Designer.

  
Gerrit Thomas Rietveld (Utrecht, 24 giugno 1888 – Utrecht, 26 giugno 1964) è stato un architetto olandese che si ispirò alle idee del pittore connazionale Piet Mondrian, soprattutto per il geometrismo asimmetrico e per il dialogo tra i colori primari. Rietveld fu uno dei maggiori esponenti del De Stijl (”lo stile” in olandese), così chiamato dall’omonima rivista fondata nel 1917 a Leida (Olanda) da Theo Van Doesburg. Anche il noto pittore Mondrain ne faceva parte. Il gruppo si concentrò sull’idea di un linguaggio che trasmettesse positività grazie ad un equilibrio puramente visivo, fatto di asimmetrie e ricerche verso l’essenza e la struttura degli oggetti. Queste istanze sono particolarmente evidenti nella poltrona Red and Blue, che è infatti considerata uno dei simboli del movimento De Stijl. La poltrona sembra infatti il telaio di una qualunque seduta, ridotta all’osso e alla sua prima spinta creatrice.
“La sedia“, disse Rietveld, “fu costruita con lo scopo di dimostrare che con semplici pezzi lavorati a macchina era possibile fare qualcosa di bello, una creazione spaziale“. La versione colorata è del 1923.
La Red & Blue è quindi l’esemplificazione della ricerca di funzionalità e di trasparenza ma anche della positività trasmessa dai colori primari e dall’insieme di linee geometriche che compongono il risultato finale.  Il design concilia la ricerca estetica con il desiderio di utilizzare i vantaggi dati da particolari materiali per un concetto ancora recente di produzione industriale.

Futuro ecologico..Biciclette di carta.


Cardboard Bicycle designed by Phil Bridge

Ecco la sfida lanciata dal ventunenne inglese Phil Bridge ai ladri di biciclette britannici e del mondo. L’autore della 2 ruote in cartone appena presentata come parte del progetto di tesi in Product Design alla Sheffield Hallam University, ha sviluppato e realizzato questo prototipo funzionante, con l’obbiettivo di incentivare una maggior diffusione della cultura ciclistica fra i cittadini, condizionati troppo spesso da diversi fattori legati al prezzo delle bici stesse – vedi l’investimento iniziale per l’acquisto o i furti troppo frequenti (uno ogni 71 secondi nel solo Regno Unito), che scoraggiano ogni buon proposito.
E proprio il fattore prezzo ha contribuito in modo determinante al concepimento di questa Cardboard Bicycle: abbassare il valore del mezzo tanto da farlo risultare poco appetibile al ladro piú disperato.
Cardboard Bicycle designed by Phil BridgeDa qui un telaio in cartone impermeabile capace di sopportare il peso di una persona fino a 76 kg. e che grazie alla struttura a nido d’ape, raggiunge eccellenti performance in resistenza, leggerezza ed economicitá: circa 6 dollari per la struttura in cartone che sommati ai restanti componenti (catena, gomme, freni e altre parti metalliche) mantengono assolutamente competitivo il prezzo finale al pubblico di circa 30 dollari. Non male vero?




                                                                    Fonte: DesignBlog.it

giovedì 11 novembre 2010

FABIO NOVEMBRE





Fabio Novembre sicuramente uno dei talenti più originali e sorprendenti della nuova generazione del design italiano ed internazionale; 41 anni, leccese, milanese d’adozione dai tempi dell’università. E’ uno dei giovani designer-architetti più noti a livello internazionale perché sa essere carismatico, imprevedibile e abile nel firmare progetti per negozi, alberghi e locali ma anche divani, tavoli e oggetti che spiazzano e aprono nuovi orizzonti. La potenza visionaria degli interni e degli oggetti disegnati da Novembre negli ultimi 15 anni (capita a pochi di avere una retrospettiva a soli 41 anni), la dimensione sartoriale con cui costruisce gli spazi piegando la materia verso condizioni e qualità inaspettate, la capacità di pensare al design come una realtà diversa, inquinata positivamente da discipline apparentemente lontane come musica, cinema, arte contemporanea e moda, propongono un modo inaspettato di pensare il progetto oggi.


                                                                                                                          Fonte: ArchitetturaDesign.it

L'orologio da polso di KARIM RASHID per Alessi.

CODY HALTOM, Arredamento tipografico.